Lamborghini ha annunciato il ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Il provvedimento interesserà un totale di 300 dipendenti addetti alla produzione e/o direttamente collegati ai processi produttivi per due settimane nei mesi di febbraio e marzo.
L'azienda di Sant'Agata Bolognese, che è legata a Audi e duenquea Volkswagen, ribadisce la propria scelta di «politiche gestionali volte a mantenere stabili i livelli occupazionali», ma sottolinea anche la necessità «di reagire al contesto economico, evitando di disperdere risorse e mantenendo intatto il potenziale della Società». «Il ricorso alla cassa integrazione - afferma Alberto Cocchi, a nome della Rsu, nella nota diffusa dall' azienda - ci consente di salvaguardare integralmente i posti di lavoro e di non disperdere la crescita occupazionale realizzata negli ultimi due anni. Mantenere alta l'attenzione per le persone sarà cruciale per la ripresa».
Stephan Winkelmann, presidente e amministratore di Automobili Lamborghini, rileva che «la debolezza della domanda, già registrata a fine 2008, è ulteriormente aumentata nelle prime settimane del 2009. Abbiamo quindi deciso, in accordo con le rappresentanze sindacali, di fare ricorso alla cassa integrazione. Questo strumento ci permette di contrastare con flessibilità la volatilità della domanda e ci aiuta a garantire i posti di lavoro in produzione sul lungo periodo».
L'Azienda, aggiunge, «non modificherà la propria strategia di lungo termine. Non saranno ridotti gli investimenti in Ricerca e Sviluppo e proseguirà il piano di espansione della presenza del marchio su scala mondiale, attraverso nuovi prodotti e un ulteriore potenziamento della rete di vendita». Lamborghini inoltre confermerà la propria strategia di lancio di almeno un nuovo prodotto ogni anno: il più recente esempio di questa scelta è la commercializzazione, a partire da primavera 2009, della nuova Lamborghini Gallardo LP 560-4 Spyder